Basilica di San Nicola a Tolentino
Il portale, in stile gotico fiorito, fu commissionato dal condottiero tolentinate Niccolò Mauruzi allo scultore
fiorentino, discepolo di Donatello, Nanni di Bartolo, detto "IL Rosso", nel 1432.
Il portale, in stile gotico fiorito, fu commissionato dal condottiero tolentinate Niccolò Mauruzi allo scultore
fiorentino, discepolo di Donatello, Nanni di Bartolo, detto "IL Rosso", nel 1432.
Esso comprende i sei rilievi dei pilaastri raffiguranti santi, tra cui S. Pietro e S. Giovanni Battista, lo stemma Mauruzi nei pennacchi, la lunetta con al centro la Madonna col Bambino, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino, mentre ai lati l'Angelo e la Vergine Annunziata. Sopra la lunetta è raffigurato S. Giorgio e il drago, e infine, sopra la trabeazione maggiore della facciata, la statua dell'Eterno Padre benedicente.
La datazione del chiostro agostiniano di Tolentino è posta nella prima metà del XIV secolo: esso rappresenta il più antico esempio di chiostro mendicante italiano.
Il luogo di maggior interesse del complesso tolentinate è costituito dal "Cappellone di San Nicola".
La sala è rinomata soprattutto per la sua decorazione pittorica, una delle più vaste e meglio conservate dei primi anni del Trecento, opera delle maestranze riminesi guidate dal pittore Pietro da Rimini.
La sala è rinomata soprattutto per la sua decorazione pittorica, una delle più vaste e meglio conservate dei primi anni del Trecento, opera delle maestranze riminesi guidate dal pittore Pietro da Rimini.
La decorazione, condotta ad affresco, occupa tutta la vasta aula: nei quattro spicchi della volta trovano posto gli Evangelisti accoppiati ciascuno ad uno dei Dottori della Chiesa.
Gli affreschi sulle pareti sono suddivisi in tre ordini che contengono, i primi due, episodi della vita della Vergine e di Cristo, mentre quello inferiore descrive le storie della vita di S. Nicola.
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I panini benedetti di san Nicola
I “panini benedetti” sono un segno particolare della devozione a san Nicola, legati ad un episodio della sua vita, qunado San Nicola, gravemente malato, ottenne la grazia della guarigione per intervento della Vergine Maria.
I “panini benedetti” sono un segno particolare della devozione a san Nicola, legati ad un episodio della sua vita, qunado San Nicola, gravemente malato, ottenne la grazia della guarigione per intervento della Vergine Maria.
Da quel giorno in poi San Nicola prese a distribuire il pane benedetto ai malati che visitava, esortandoli a confidare nella Vergine Maria per ottenere la guarigione dalla malattia e la liberazione dal peccato.
La Chiesa ha approvato l'istituzione e l'uso dei Panini, prescrivendo un rito speciale per la loro benedizione, analogo a quello della benedizione delle palme, ma riservato all'Ordine Agostiniano.
Per info e prenotazioni : info@guideturistichemarche.it
http://www.macerataguideturistichemarche.com/
La Chiesa ha approvato l'istituzione e l'uso dei Panini, prescrivendo un rito speciale per la loro benedizione, analogo a quello della benedizione delle palme, ma riservato all'Ordine Agostiniano.
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